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La maggior parte delle persone conosce le possibili reattività al nichel come una manifestazione data solo dal contatto con oggetti o monili contenenti tale metallo. Il fatto che esista la Sindrome da reazione sistemica all’assunzione  di alimenti contenenti nichel (SNAS) può lasciare stupiti.
Esistono da tempo numerose manifestazioni come colite, dermatite, emicrania ecc, nelle quali la causa può essere vista in un’infiammazione da cibo dovuta agli alimenti che contengono nichel o a prodotti correlati.
Una delle cause che ha condotto ad un maggiore sovraccarico da nichel è legato all’uso da parte dell’industria alimentare di grassi vegetali idrogenati e non idrogenati nei quali vi è un’alta presenza di residui di solfato di nichel. L’organismo però ha imparato a reagire anche a sostanze simili ai grassi idrogenati per cui i grassi vegetali cotti e i fritti, hanno una struttura simile a quella dei grassi idrogenati contenenti nichel, e spesso il corpo attiva risposte infiammatorie anche nei loro confronti.
In quasi tutti gli alimenti si trova un contenuto minimo di nichel. Sono considerati però da controllare principalmente i cereali contenenti alte quantità di nichel come il mais e l’avena, mentre sono considerati liberi il miglio, il grano saraceno, il frumento e il riso che lo contengono in misura molto minore.
Negli ultimi anni, allergie, infiammazioni e intolleranze dovute al nichel stanno aumentando di frequenza. La buona notizia è che un buon numero di queste patologie guarisce o si attenua seguendo un’alimentazione a rotazione sui cibi ad elevato contenuto di  nichel utilizzando una iposensibilizzazione specifica per il nichel e lavorando con sostanze e microelementi per diminuire il quadro infiammatorio dovuto a questa sostanza.
L’approccio con la Medicina  Funzionale valuta la scelta terapeutica  prima di tutto attraverso la diagnosi dell’infiammazione da cibo e di altre eventuali e contemporanee reattività impostando una terapia specifica di recupero di funzione, drenaggio emuntoriale al fine di rendere il sistema il meno reattivo nei confronti del nichel.
Nell’elenco vengono indicati gli alimenti più importanti che hanno un discreto contenuto di nichel o di sostanze che inducono una reazione simile.
Asparagi – cipolla – funghi – pomodoro – lenticchie – mais – avena – pera  -prugna – kiwi – spinaci – biscotti – cracker – brioches – cacao – cibi in scatola – dadi – fette biscottate – focaccia – pan carrè – pasticcini – ostriche – aringhe – grassi cotti – grassi idrogenati – margarine – patate fritte.

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