L’omotossicologia affonda le sue origine nell’omeopatia, grazie al lavoro svolto dal dott. Hans Heinrich Reckeweg.
La premessa dalla quale parte l’omotossicologia è che un organismo vivente è ininterrottamente attraversato da sostanze di origine esterna ( fattori inquinanti, virus , batteri, tossine alimentari, fattori di stress ecc ) ed interni ( prodotti del metabolismo dell’organismo, radicali liberi ecc ) che possono essere in causa nella manifestazione della malattia. Se l’organismo è in equilibrio ed in stato di salute, se l’omotossina non è particolarmente “tossica” e se gli organi di depurazione sono efficienti, essa attraversa il sistema senza dare nessun tipo di interferenza al suo equilibrio. Se invece o perchè la tossina è aggressiva o gli organi di depurazione sono inefficaci si ha una rottura dello stato di equilibrio e l’organismo mette in atto dei meccanismi supplementari per recuperare lo stato di salute e sul piano sintomatologico questi si manifestano attraverso la malattia. Secondo l’omotossicologia la malattia è da vedere come il risultato dato dall’interazione tra agente disturbante, fattori ambientali e reattività dell’organismo coinvolto: la malattia sarebbe l’espressione della lotta del corpo contro le tossine, al fine di neutralizzarle ed espellerle. A seconda della gravità dell’aggressione e dell’integrità del sistema difensivo dell’organismo attaccato, il corpo manifesterebbe quadri clinici differenti che si possono definire in sei fasi.
Le FASI UMORALI sono manifestazioni in cui l’esito è positivo, in quanto sono il manifestarsi di una buona reattività. Si dividono:
FASE DI ESCREZIONE : le tossine non giungono nemmeno in contatto con le cellule delle mucose, ma vengono inglobate ed eliminate con le secrezioni fisiologiche ( sudore, muco, catarro, cerume ecc.
FASE DI REAZIONE O DI INFIAMMAZIONE : mediante il meccanismo dell’infiammazione, l’organismo prima neutralizza ed elimina dopo le tossine
Le FASI DELLA SOSTANZA FONDAMENTALE sono date da situazioni patologiche in cui il carico tossinico è prima localizzato a livello del connettivo e dopo a livello della stessa cellula. Si dividono:
FASE DI DEPOSITO: in questo stadio della malattia l’organismo, allo scopo di mantenere il suo equilibrio accumula a livello del connettivo quelle tossine che gli organi di depurazione non sono stati in grado di eliminare e che la successiva fase di reazione non è riuscita a neutralizzare.
FASE DI IMPREGNAZIONE: partendo da questa fase le tossine non sono più localizzate e livello del connettivo ma a livello dell’organi ed iniziano quindi a destrutturare la cellula ed attaccando i suoi meccanismi di funzionamento.
Le FASI CELLULARI rappresentano quadri in cui l’ evoluzione non è più favorevole, in quanto sono espressioni di una alterazione lesionale. Si distinguono:
FASE DI DEGENERAZIONE : il perdurare dell’ accumulo di tossine determina il blocco del funzionamento della cellula e la conseguente degenerazione del tessuto.
FASE NEOPLASTICA: la stimolazione infiammatoria cronoca della cellula può dare il suo mutamento in cellule anomale che possono prendere il sopravvento sull’intero organismo (cancro).
In questa ottica si inserise la fase di una reazione detta di VICARIAZZIONE che può avere un esito positivo o regressivo e corrisponde al processo di guarigione naturale o viceversa negativo o progressivo che coincide con l’aggravamento dei sintomi.
La terapia omotossicologia si pone come obiettivo l’avvio della reazione positiva regressiva, favorevole a riattivare le funzioni disintossicanti e i meccanismi di escrezione dell’organismo.
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